RESTAURO

La Chiesa

La chiesa comparrocchiale di San Mamete a Mezzovico è una costruzione significativa sia dal punto di vista architettonico sia da quello artistico. Indagini archeologiche e restauro 1958-63. Sorge a Est del villaggio ed è circondata dal muro del cimitero il cui portale presenta le figure affrescate dei SS. Mamete e Antonio Abate eseguite alla maniera dei Seregnesi, 1470-80. La chiesa tardomedievale rivela fasi costruttive difficilmente databili; fu eretta in diverse tappe dal 1055 al XV-XVI sec. Della primitiva aula orientata ad Est sono stati rinvenuti le fondamenta dell’abside semicircolare, resti delle pareti e il muro Ovest con scalinata d’ingresso semicircolare all’interno. Probabilmente ancora in epoca romanica l’aula fu allargata verso Sud mediante l’aggiunta di una seconda navata, e a poco a poco la si trasformò nell’odierna costruzione rivolta a Sud con coro quadrangolare, ornata esternamente di fregi d’archetti. In luogo dell’antica abside semicircolare fu eretta, forse in epoca postmedievale, una cappella rettangolare accompagnata da una seconda cappella sullo stesso lato. In periodo indeterminato fu poi aggiunto il portico a Nord.

Affresco della crocifissione sulla parete centrale del coro, opera di autori ignoti della scuola di Bernardino Luini (inizio cinquecento).

Il campanile, posto a Sud-Est dell’antica abside, presenta sul basamento specchiature coronate da tre archetti pensili, bifore cori colonnina all’ultimo piano e tetto a padiglione, XII sec. Navata divisa da un arco trasversale con orditura lignea del tetto a vista; sul coro volta a crociera. Sulla parete di fondo del coro: grande affresco della Crocifissione, del tipo introdotto da Bernardino Luini, 1534. Sulla parete Ovest: Giudizio universale eseguito da mano differente, in cui Cristo siede in trono quale Ecce-Homo attorniato da angeli con le Arma Cristi; ai lati, S. Sebastiano e santo non identificabile; sopra l’Assunzione della Vergine. Sulla volta: dottori della Chiesa in coppia con gli evangelisti su uno sfondo di scenari architettonici. Sull’intradosso dell’arco trionfale: medaglioni con profeti; a sinistra dell’arco: SS Antonio e Lucia e, inferiormente, finestra in parte liberata della chiesa primitiva con un frammento di figura maschile tardogotica. Nella prima cappella Est: tela di S. Stefano, XVII sec. Nella seconda cappella: stucchi del 1614 incornicianti episodi della vita dei SS. Rocco e Sebastiano di Cristoforo Finale, terminati entro il 1634; tela della Madonna con i SS. Sebastiano e Rocco firmata dal faentino Giovanni Battista Bertucci, 1606.

Tratto da:
Guida d’arte della Svizzera italiana
A cura della Società di storia dell’arte in Svizzera
Edizioni Casagrande

La volta a crociera del coro.

Cenni sulla vita di San Mamete

Mamete: un nome ai nostri giorni senz’altro poco usato, come poco conosciuto è il santo che lo ha portato. Affonda però le sue radici in quella che è la prima parola che ogni uomo, nato alla luce di questo mondo, incomincia a pronunciare: mamma.

Fu infatti la nutrice Ammia a imporre questo nome a Mamete, quando lo raccolse neonato dopo la morte dei suoi genitori, che avevano testimoniato il Vangelo morendo martiri per Cristo. Non sapendo infatti come chiamarlo, usò le stesse parole che il bambino cominciava a balbettare: “mama”. Questo è il nome con il quale è conosciuto tra i cristiani d’Oriente e che si ritrova su innumerevoli iscrizioni affiancate alle sue immagini: san Mama di Cesarea. Presso i latini questo nome si trasformò in Mammes, Mamete o anche Mammante.

L’ambiente in cui Mamete visse fu la Cappadocia, regione centrale dell’odierna Turchia, in un periodo, il terzo secolo, in cui infuriavano le persecuzioni contro i cristiani. Quando il bambino fu svezzato, venne affidato al vescovo di Cesarea di Cappadocia, Taumasio, il quale lo battezzò e lo istruì nella fede cristiana.

Erano anni in cui essere discepoli di Gesù significava venire considerati fuorilegge e nemici dell’impero di Roma. L’imperatore Aureliano (270-75) riprese la lotta contro il cri-stianesimo e le sue conseguenze funeste si fecero sentire anche nella lontana città di Cesarea di Cappadocia, dove, morto il vescovo Taumasio, i pagani insorsero e bruciarono la chiesa, facendo strage di cristiani; risparmiarono però Mamete per la sua ancor tenera età.

Desideroso di approfondire la conoscenza di Gesù, egli cercò fra le rovine della chiesa, finché trovò un libro dei vangeli.

Ritiratosi quindi su di un monte nei pressi di Cesarea, si rifugiò in una spelonca, dove viveva del latte del suo gregge, dedito alla preghiera e alla lettura del vangelo. Di tanto in tanto, ammaestrato dagli insegnamenti evangelici, scendeva in città per distribuire alle vedove, ai piccoli ed ai poveri ciò che gli sopravanzava del suo latte. Questo atto di carità gli costò l’accusa di essere cristiano e venne così trascinato davanti al magistrato imperiale per essere processato. Il processo si concluse con la condanna a morte del giovane, che rimase fermo nel rifiutare il culto degli idoli e incrollabile nella sua fedeltà a Cristo. Il calendario ambrosiano segna la sua festa il 18 agosto.

Chi siamo

Per evitare il continuo degrado di questo monumento storico e allestire un progetto di restauro, il Consiglio Parrocchiale di Mezzovico ha costituito la Commissione Restauri San Mamete:

Progetto

Donazioni

Per sostenere questo importante e necessario intervento si può versare un contributo sul conto:

Banca Raiffeisen del Vedeggio
Restauri San Mamete
IBAN: CH40 8028 3000 0037 1609 6

Ringraziamo già sin d’ora per la vostra generosità.

Restauro

Un restauro risalente al 1958-1963 non ha risolto i problemi di umidità di risalita visibili in più zone della chiesa.

Un confronto fra una foto del 1950 ed una attuale, dimostra la necessità d’intervenire prima che tutti i pregevoli affreschi deperiscano come quello presentato qui sotto.

1950
Oggi

Il progetto di restauro approvato da Confederazione e Cantone, prevede in una prima tappa:

La seconda tappa prevede:

Preventivo del restauro Fr. 1’550’000.-

Confederazione e Cantone hanno già confermato il loro sostegno finanziario e il Comune di Mezzovico-Vira ha già stanziato un credito di Fr. 500’000.-, ma restano da raccogliere ancora ca. Fr. 600’000.-.

Scarica documenti

Fotografie

Volta a crociera coro
Affresco della crocifissione
Luglio 2016 - Ritrovamenti nell’area a EST fra il muro della chiesa e il muro di cinta
Luglio 2016 - Ritrovamenti nell’area a EST fra il muro della chiesa e il muro di cinta
Luglio 2016 - Ritrovamenti nell’area a EST fra il muro della chiesa e il muro di cinta
Estate 2016 - Esecuzione del cavedio perimetrale
Autunno 2016 - Posa dei ponteggi esterni

News

15
Giugno
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STATO DEI LAVORI
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Dicembre
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LANCIATA LA VOLATA FINALE
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PROSEGUONO I LAVORI DI RESTAURO DEGLI AFFRESCHI E DELL’APPARATO DECORATIVO
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INIZIATI I LAVORI DELLA FASE 2 (RESTAURO INTERNO)
14
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APERTO IL CANTIERE
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DOMANDA DI COSTRUZIONE
15
Settembre
2015
PRESENTAZIONE PROGETTO

Contatto

Chiesa di San Mamete

CH-6805 Mezzovico

Come raggiungerla

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Auto

Uscita dall’autostrada A2, Lugano Nord, poi direzione Nord verso Mezzovico (10 min.).
Uscita autostrada A2, Rivera, poi direzione Sud verso Mezzovico (10 min.).

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Treno

Stazione FFS di Lugano, poi treno regionale fino a Mezzovico. La chiesa si trova a 10 minuti a piedi.